Ieri ho visto Michele, dopo tanto tempo
Dice che mi trova spento, come fossi morto, morto dentro.
Come se il mondo avesse scelto
Di sparare un colpo d’avvertimento
Ma il divertimento dura poco e la vita pure
Non lo dice un gioco ma un dottore e le sue scritture
Perché se a vent’anni hai un infarto non ci sono cure
Non c’è Dio a salvarti figuriamoci poi le strutture
Non ci sono scuse per andarsene così veloce
Ho chiesto scusa ad alta voce
Le tue lacrime saranno gocce di ste pioggie
E franeranno tutte ‘ste rocce
Ho fatto un sogno in cui tu c’eri ancora
Dopo uno dei miei incubi da un quarto d’ora
Ho fatto un sogno in cui tu c’eri ancora
Dopo uno dei miei incubi da un quarto d’ora.
Rit: Io non sono primo, sono già quinto (x8)
E mi ricordo quel giorno a Vinovo
Per quanto brutta l’occasione sembrava un ritrovo
Di quelli con i vecchi amici che vedi di nuovo
Che pure se non li chiami lo sai che ci sono
Mi ricordo di Michele sopra quella Vespa
125 nera era sempre festa
Quando Ivan se ne andava gli diceva “Resta!”
Facciamo un altro giro finchè ci gira la testa
Mi ricordo le vacanze lungo il litorale
Quella voglia di partire e di andarsene al mare
Per scoprire sulla spiaggia che non sai nuotare
Ma hai la forza ed il coraggio di lasciarti andare
Mi ricordo di Michele sempre sorridente
Che prendeva in giro me e il resto della gente
Che ci ha preso in giro quando non si è più svegliato
Speravamo che si fosse solo addormentato.